martedì 1 luglio 2014

COSA PENSA DI FARE ARVEDI CON LA FERRIERA DI TRIESTE ?

Su REPUBBLICA AFFARI & FINANZA di ieri 30 giugno 2014


in una intervista l'imprenditore Giovanni Arvedi dichiara la sua idea per l'impianto di Servola. Mentre tutti sollecitano il "piano industriale" l'Arvedi lo racconta al giornalista di Repubblica.


E qui si apre il capitolo della ex Lucchini di Trieste che Arvedi conta di utilizzare «per produrre banda stagnata e l’acciaio magnetico al silicio per la produzione dei motori elettrici». Le lamelle dei motori elettrici sono realizzate con un acciaio particolarmente duttile un tempo prodotto a Terni prima che i tedeschi della Thyssen trasferissero la produzione in Germania. Così il cavaliere di Cremona conta di «portare in Italia produzioni che oggi la nostra manifattura è costretta ad acquistare all’estero ».

Nuove domande si aprono di fronte a questa affermazione e noi per cominciare le elenchiamo:


  1. Per la produzione del "lamierino magnetico " servono la cokeria e un altoforno ? 
  2. Si tratta di una produzione pregiata ( che la Thyssenkrupp ha preferito sottrarre alle acciaierie di Terni e trasportare nei suoi stabilimenti in Germania ) che forse necessità di una materia prima meno grezza e sarebbe sufficiente un forno elettrico per il riscaldo ?
  3. L'ostinazione a tenere aperta la cokeria continua quindi ad essere utile solo alla trattativa sul CIP6 ?

di seguito l'intervista completa a Giovanni Arvedi la trovate all'indirizzo




1 commento:

  1. Arvedi è praticamente l'ultimo dei grandi siderurgici privati a non avere lo sbocco sul mare...con un proprio terminal in autonomia funzionale...questa è la ragione prima del suo interesse per Servola...le lavorazioni ipotizzate su Repubblica non implicano il mantenimento di altoforno e cokeria...comunque da una riga e mezza su Trieste non è che si possa accreditare un piano industriale....probabilmente il progetto di minima è uno sviluppo della banchina e degli impianti marittimi, con un terminal rottame ad integrare la logistica del gruppo che ha il suo nodo centrale a CREMONA.

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