venerdì 20 febbraio 2015

IN ANTEPRIMA L'ARRIVO DEL NUOVO PRESIDENTE DELL'APT MARTEDI' 24 FEBBRAIO 2015

Martedì sera dopo aver appreso la notizia della nomina di Zeno D'Agostino a commissario dell'APT con nostra sorpresa abbiamo ricevuto un racconto breve che narrava un possibile scenario per il giorno dell'insediamento del nuovo dirigente dell'Autorità portuale.

Ci siamo rapidamente consultati e abbiamo deciso di non pubblicare su questo blog un raccontino che ipotizzava strane manovre sulla nomina del segretario generale. In questi mesi abbiamo in molti casi anticipato notizie rispetto ad altri media ma di pubblicare un possibile gossip / pettegolezzo non ci andava. Tutti ci avrebbero accusati di fomentare non meglio precisate manovre e di fare gli interessi di chissà quale delle fazioni in campo.


Ma poi il paese è IL PICCOLO 
                          e la gente mormora.

Abbiamo quindi pensato di fare una eccezione e di seguito trovate il racconto che ci è stato inviato da uno scrittore in gara per il premio Nobel per la letteratura. Stiamo esagerando ?

Probabilmente sì, ma visto che non vengono resi noti i nomi degli operatori e dei personaggi che si sono organizzati per imporre /suggerire al nuovo commissario la nomina del
segretario generale del porto noi non ci sentiamo vincolati a fornire il nome dell'autore.

racconto di fantasia ..... qualsiasi riferimento a persone realmente esistenti è puramente inventato:


IL PRIMO GIORNO DEL COMMISSARIO DELL'AUTORITA' PORTUALE A TRIESTE


La Torre del lloyd si staglia contro il cielo grigio e piovigginoso di questa città oggi senza vento. 

Chissà quanti riferimenti e battute e paragoni faranno sul suo nome. La poca fantasia dei giornalisti e dei commentatori citerà a sproposito il suo nome proprio e il libro “ La coscienza di Zeno “. Il giorno prima della sua nomina a commissario dell’Autorità Portuale di Trieste il principale telegiornale della rete Mediaset aveva aperto il servizio su Trieste citando proprio il libro “ La coscienza di Zeno “ . Si era trattato forse di un messaggio in codice del Ministro Lupi che annunciava in anticipo ai suoi collaboratori triestini la nomina di cui si stava preparando a fare ?

Con questi pensieri tra “il serio e il faceto “ Zeno si avvicinava a passi corti all’ingresso della Torre sede della Autorità Portuale di Trieste di cui era stato nominato commissario il martedì della settimana precedente. Martedì grasso. L’ultimo giorno di Carnevale prima della Quaresima in cui ormai erano già entrati tutti dal lontano 2008 della crisi mondiale. 

Non avrò mica sbagliato ufficio , pensò, ricordandosi che la precedente presidente aveva spostato in Porto Vecchio la sede delle riunioni con il Comitato Portuale ? 
Si rispose che era al posto giusto perché da qualche parte aveva letto che in realtà il trasloco aveva riguardato solo un enorme tavolo da riunione. Se dipendeva dal Ministro l’avrebbe nominato altro che al Martedì Grasso, lo avrebbe nominato il 1° di aprile. Così lo scherzo sarebbe stato perfetto. 

Ma l’unica procedura che era stata rispettata, probabilmente per impegni della precedente presidente, sono stati i 45 giorni di proroga della carica per la presidente uscente. Le altre leggi in materia forse sono state un po’ stiracchiate da una parte all’altra. La nomina a commissario per sei mesi, ma “con pieni poteri “, talmente pieni che le sue prime preoccupazioni erano derivate proprio dal conoscere l’entità di questi poteri. 

Poteva nominare un segretario generale ? Doveva interfacciarsi con il Comitato Portuale , in carica per ancora un anno, o poteva ignorarlo ? Doveva tener conto del voto del comitato portuale o anche quello era stato sospeso in atteso della famosa Riforma dei Porti ?

Ma ormai era arrivato all’ingresso. Lasciò fuori i pensieri. Si presentò alla guardia della vigilanza. La guardia lo squadrò con lo sguardo, prese le misure, lo trovò simpatico, e lo fece passare. La guardia pensò che se uno fa il commissario sa già dove andare e cosa fare. Si preoccupò quando con lo sguardo interrogativo Zeno gli chiese silenziosamente di indicargli una direzione. Come aveva fatto tante volte a scuola durante i compiti in classe quando era fanciullo  – senza farsi scorgere -   gli suggerì un corridoio. Non c’era nessuno a guardare e controllare – tanto meno la signora maestra – ma la guardia fece scivolare il suggerimento con eleganza e disinvoltura.

“ Effettueremo il passaggio di consegne e avrà tutta la mia assistenza e il mio sostegno “ aveva dichiarato la presidente uscente al quotidiano locale riferendosi a questo martedì. Ora lui era entrato nell’ufficio e Lei lo salutò cortesemente. Non altrettanto i due cagnolini che abbaiarono al suo indirizzo e una volta zittiti dalla padrona stavano accovacciati a digrignare i dentini.

Saltiamo anche noi i convenevoli e i commenti sul tempo meteorologico. Anche quelli sulle caratteristiche dei cagnolini e veniamo alla parte consistente della conversazione. 
“ Ci sono dei collaboratori e dei dipendenti che dovrei conoscere e che mi vuole presentare ? “

 “ Guardi, dal momento della fine del mio mandato, ho smesso di urlare per gli uffici e di maltrattare il personale e quindi sono andati tutti o quasi in ferie, anzi qualcuno del sindacato ha perfino parlato di ferie forzate. Ma cosa vuole  dire ferie forzate ? Le ferie sono ferie ed è giusto che ognuno se le goda. Quindi ci sono poche persone per gli uffici stamane.”

“ Io avrei la necessità di sistemare le mie cose e di prendere i primi contatti con la struttura amministrativa “ “ Guardi vediamo un po’ se trovo qualcuno ! “ 

La presidente prese il telefono e chiamò un numero interno “ Antonio, puoi venire un momento “  “Vede , quando tutti gli altri si godono le ferie c’è sempre qualcuno che lavora e che tiene in piedi la baracca – o la ditta se preferisce “

“ Ma poi l’Antonio lo conosce anche Lei , era anche Lui candidato alla presidenza, vi sarete visti al Ministero ? Guardi, come dicevo al Ministro, Antonio è la colonna portante della struttura. Anzi anche il Ministro concordava che sarebbe un ottimo segretario generale. Perché non coglie l’occasione e lo nomina seduta stante ? 

Non si preoccupi delle dicerie della gente, qui a Trieste sono abituati a lamentarsi ma poi sopportano tutto. Hanno sopportato anche me per due mandati e per commissario in sostituzione di me medesima. 
Tranquillo, sopportano dalla fine della guerra ( questo è un riferimento al normale mormorio sul mancato rispetto dell’Allegato VIII ) ma poi sono bravi cittadini e pagano le tasse. 

Ah ecco qui l’Antonio che dobbiamo nominare, come d’accordo con il Ministro , segretario generale, questa è l’ultima e l’unica consegna che devo farLe.  Nomini Antonio segretario generale e io ho concluso la missione, Altrimenti i miei cagnolini la sbranano. “

La ex presidente uscii con i cagnolini al guinzaglio , la guardia la vide passare. Lei se ne andò senza salutare, la guardia la sentì parlare al cellulare. Ricorda solo le ultime parole “ Caro Maurizio missione compiuta !!!!”

                                                               - fine -





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