giovedì 23 aprile 2015

COMMENTO DI ARIS PRODANI ALLA RISPOSTA RICEVUTA SU ADRIAFER

Il deputato Aris Prodani aveva presentato una interrogazione sulla privatizzazione di Adriafer che potete vedere al link del suo blog

INTERROGAZIONE PRODANI SU ADRIAFER

oggi è arrivata la risposta dal Ministero 



Risposta che il deputato ha commentato con il seguente comunicato stampa

Prodani: “Renzi scopra le carte sul Porto di Trieste”  


Comunicato stampa 23 aprile 2015   


“Rifarsi alla Legge 84 del 1994 per trovare le giustificazioni alla vendita di Adriafer quando da 21 anni manca il decreto che stabilisca l’organizzazione amministrativa per la gestione dei Punti franchi triestini previsto dalla stessa legge e mai emanato, risulta quasi paradossale “ replica così Aris Prodani  alla risposta fornita oggi in Commissione Trasporti della Camera dal Sottosegretario Del Basso De Caro
                 
interrogazione relativa all’opportunità della cessione di quote di Adriafer Srl.

La società di proprietà dell’Autorità Portuale che svolge in concessione quindicennale il servizio di movimentazione ferroviaria in ambito portuale, è stata oggetto di un avviso esplorativo per le manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura di gara finalizzata alla cessione di almeno il 51 % delle quote.

“Fintanto che il Governo non emanerà il decreto regolamentare che metta fine alle incertezze sull’applicazione della normativa specifica e che fornisca gli strumenti per il pieno sviluppo della portualità triestina, risulta assurdo procedere alla vendita di una società strategica per il funzionamento del Porto” continua Prodani.

“Il regolamento potrebbe tranquillamente prevedere che, anche in virtù dell’Allegato VIII al Trattato di Pace del 1947- fonte giuridica primaria dei Punti Franchi – i servizi di pubblico interesse debbano restare nel totale controllo dell’Autorità Portuale di Trieste. Oltre alla garanzia di imparzialità nell’erogazione dei servizi e alla luce degli ottimi risultati conseguiti sia in termini di movimentazione che di fatturato, la cessione di quello che rappresenta un vero e proprio patrimonio pubblico, non trova alcuna motivazione logica”

 “Ricordo – ha concluso Prodani nella sua replica al sottosegretario – che la mia mozione sui Punti Franchi del Porto di Trieste discussa in aula a Montecitorio il 16 gennaio, attende a tutt’oggi il ritorno in aula per la votazione. Sono trascorsi tre mesi. Questo incredibile ritardo non può che essere motivato dall’imbarazzo del Governo nel doversi esprimere sulla mie richieste di impegno: 

  • l’emanazione dei regolamenti previsti dalla 84/94, 
  • la nomina stabile di un Presidente dell’Autorità Portuale, 
  • la verifica sulla sdemanializzazione e sul trasferimento del Punto Franco Nord, 
  • la sospensione della vendita Adriafer, 
  • negare l’autorizzazione all’insediamento del rigassificatore a Zaule, 
  • sanare i contenuti del Decreto Ministeriale del 2012 che introduceva un aumento delle tasse e dei diritti marittimi maggiorato per il Porto di Trieste rispetto agli altri scali marittimi italiani.


Sarebbe il caso che il Governo si pronunci e scopra le carte: comprenderemo così, in maniera chiara, le reali intenzioni del Governo Renzi sul Porto di Trieste ”

Aris Prodani

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