martedì 14 marzo 2017

DIETRO LA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO ?


La scorsa settimana al “solito” Magazzino 26 è stato presentato il libro fotografico “Guida storica del Porto vecchio di Trieste” di Antonella Caroli già Segretario generale dell’Autorità portuale di Trieste, direttore dell’Istituto di cultura marittima e portuale della città, presidente della sezione di Trieste di Italia nostra.

Come spesso succede una ciliegia tira l’altra e l’incontro pubblico di presentazione del libro si è trasformato in una occasione per i relatori di fare il punto sul progetto di riutilizzo del Porto vecchio a più di due anni dall’Emendamento Russo.

La parte del leone l’ha svolta l’assessore Rossi ( deleghe al Bilancio e alla Cultura ) con un intervento di una quarantina di minuti. Sottolineando il clima “costruttivo” e privo di polemiche con l’amministrazione comunale precedente ed in articolare con l’attuale guida della regione l’assessore ha svolto il tema ma forse nella “sede sbagliata “ ?


A nostro avviso ci sono le istituzioni dove si discute e si decide e poi ci sono le occasioni pubbliche di presentazione di libri, film e convegni vari. Traslocare le comunicazioni relative allo stato dei lavori o almeno dei progetti sul Porto vecchio dalle istituzioni d una iniziativa editoriale anche se collegata per argomento ci sembra alimentare una certa confusione.

Era settembre dell’anno scorso quando si è svolta la conferenza stampa del sindaco Dipiazza e dell’assessore Rossi sul Porto vecchio


dove è stato annunciato l’appuntamento sul lavoro svolto dall’Advisor entro una o due settimane. Non si può lamentare l’assessore Rossi che siamo stati insistenti ma l’inverno è quasi passato ed abbiamo appreso dalla stampa locale che all’Advisor sono stati riconosciuti ulteriori 15.000 euro e un allungamento dei tempi per completare il lavoro. 

Nel frattempo sembra che la proprietà delle aree sia passata al comune di Trieste. Non sembra più. La proprietà delle aree passerà al Comune un pezzo alla volta perché ci sono adempimenti burocratici da svolgere, che avevamo indicato nelle nostre DOMANDE SULLA MAGICA SDEMANIALIZZAZIONE, e spese da sostenere.
Ci chiediamo dove è stato parcheggiato il milione di euro che il senatore Russo ha annunciato essere pronto e disponibile per costituire una società che sostituisca il Comune nella gestione delle aree ex- demaniali?

Chiudiamo per oggi il cerchio delle nostre domande segnalandovi un documento puntuale di Italia Nostra del 16 gennaio del 2017 in cui l’associazione rivendica i propri meriti nello stanziamento dei 50 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura.

Cosa c’è dietro alla presentazione del libro fotografico ? 

Il MASTERPLAN progettato da Italia Nostra vale più o meno del Piano regolatore portuale redatto dall’allora sindaco Dipiazza con Claudio Boniciolli alla presidenza dell’Autorità Portuale di Trieste ? Siate certi che leggendo con attenzione l’ultimo comunicato di Italia Nostra sull’argomento anche a voi sembreranno motivate queste nostre perplessità e domande.


Si può immaginare che la precedente amministrazione Cosolini abbia sottovalutato il ruolo dell’intervento di Italia Nostra ? 

Perché è stato necessario pagare un Advisor come Ernst & Young se dal 2013 è disponibile un MASTERPLAN che riveste così grande importanza nella ricostruzione di Italia Nostra ? 




E per concludere possiamo chiederci che fine ha fatto l'assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica ? La gestione dell'"affaire" Porto vecchio è competenza del Bilancio e della Cultura e non dei Lavori Pubblici ?




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