mercoledì 17 maggio 2017

PAOLO COSTA E LA NUOVA VIA DELLA SETA

Il 14 e 15 maggio si è tenuto a Pechino il Forum denominato ONE BELT ONE ROAD e chiamato anche LA NUOVA VIA DELLA SETA.

IL FORUM è stato un evento mondiale di cui si sono occupate le testate giornalistiche e articolisti di livello hanno definito i contenuti del Forum all'altezza della descrizione di un nuovo ordine mondiale a guida cinese paragonando questo piano al più famoso Piano Marshall per la ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale che invece era targato USA.


Noi abbiamo imparato a conoscere la NUOVA VIA DELLA SETA dalle indicazioni del presidente dell'Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa e abbinate al progetto del porto off-shore fuori laguna.

Paolo Costa non è stato sicuramente l'unico in Italia a individuare le possibili opportunità della nuova iniziativa commerciale e infrastrutturale cinese ma ha legato il suo nome ad un progetto ( quello del porto offshore ) e ha costruito una macchina di comunicazione potente in favore della Nuova via della seta.

Senza scomodare la storia possiamo ben dire che almeno la cronaca è beffarda per cui succede che nel momento di maggior risalto al progetto cinese a livello mondiale il progetto dell'offshore viene accantonato e comunque rimandato di molto dal nuovo presidente dell'AdSP del Mar Adriatico settentrionale, e Paolo Costa non è più presidente dell'APV.

Va riconosciuta a Paolo Costa la sua visione complessiva e internazionale slegata dalla soluzione proposta ( il porto offshore ) progetto condizionato dal fatto che lui era il presidente del porto di Venezia e che Venezia ha i grossi problemi di pescaggio legati alla laguna. Se Paolo Costa invece di Venezia fosse stato il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro possiamo essere certi che avrebbe piegato la Nuova via della seta cinese fino al porto calabrese.

NOTA FAQTRIESTE : Ci sembrava giusto aprire il capitolo sul Forum internazionale e la Nuova via della seta riconoscendo il giusto merito a Paolo Costa, questo senza cambiare di un centimetro la nostra posizione che è sempre stata molto critica sul progetto offshore veneziano.

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