sabato 24 giugno 2017

DI SOLITO RISPONDIAMO BREVEMENTE MA FORSE VALE LA PENA .....

BREVE RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI :

1. In un articolo del 2015 proponiamo di inserire nel conteggio dei voti anche coloro che scelgono di non votare LEGGI ARTICOLO


2.  L'ESPRESSO nell'ultimo numero conferma la bontà del metodo e presenta un ragionamento su questi dati LEGGI ARTICOLO 

3. A questo punto proponiamo un confronto tra i dati ufficiali e quelle percentuali che risultano dai nostri conteggi fatti con il metodo condiviso dall'ESPRESSO. LEGGI ARTICOLO

4. RICEVIAMO due commenti che invitano a non praticare l'astensione dal voto perchè alla fine ci sarà sempre un vincitore e chi non vota non si fa valere. 


5. Ma questi commenti cosa hanno a che fare con il nostro post sul metodo dei conteggi. Forse meritano una risposta e in particolare la merita Fortuna Drossi che è un esponente politico cittadino conosciuto.

LEGGI LA RISPOSTA DI FAQTRIESTE :



FAQTRIESTE : 

Questi due commenti ci permettono di spiegare per bene la nostra posizione che in nessun caso è a favore o contro l'astensionismo. Non sta a noi dare indicazioni o suggerimenti. Noi dobbiamo riportare i comportamenti delle persone e dei cittadini avvicinandoli il più possibile alla realtà dei fatti.

Quindi caro Fortuna Drossi è sbagliato andare a dire che Cosolini ha fatto il sindaco con il 57% dei consensi e Dipiazza tsa governando il Comune con il 52%. Il metodo che abbiamo scelto per fare i conteggi è più vicino alla realtà perchè è più vero che nessuno dei due sindaci ha superato il 30% dei consensi elettorali.

Come fa un politico a raccontarci che queste regole elettorali sono valide in tutti i casi. In questi giorni in Parlamento è naufragata l'ennesima riforma elettorale perchè ogni partito la vorrebbe scrivere in base ai propri voti e ai propri interessi. 

Ma il ministro Alfano pensate sia contrario al limite del 5% per motivi ideologici o perchè è preoccupato che il suo partito potrebbe non raggiungere il limite e quindi diventare extraparlamentare ?

Le regole elettorali sono il risultato di compromessi e di accordi tra partiti. Quando noi scriviamo il vero a proposito del fatto che le percentuali reali sono più basse di quelle dichiarate perchè queste ultime sono fatte solo da chi ha partecipato al voto fotografiamo semplicemente la realtà.

DUE PESI E DUE MISURE :

Chiediamo a Fortuna Drossi di riconoscere che ci sono regole diverse nello stesso sistema elettorale per cui alle elezioni dei rappresentanti dei partiti basta qualsiasi percentuale di voti validi per avere un vincitore. Questo non è vero per i referendum dove come sapete viene richiesto un quorum per far si che il referendum abbia effetto e venga riconosciuto valido. Non si potrebbe immaginare che la stessa regola del quorum valga anche per i partiti ? Se la partecipazione al voto non supera un dato quorum le elezioni devono essere ripetute, sarebbe l'applicazione democratica di una regola già esistente per i referendum.

Sentiamo già i commenti, queste sono idee strampalate !

Attenzione perchè in casi specifici questa regola c'è già. Se un candidato si ritira al ballottaggio deve esserci per legge una affluenza superiore al 51% perchè l'elezione sia ritenuta valida. Un po' di fantasia in più non guasterebbe ai nostri politici che ci propongono sempre le medesime regolette. Abbiamo citato il caso Trapani della prossima domenica elettorale.

IL CASO TRAPANI :

Amministrative Trapani, il colpo di Fazio per boicottare il voto: si fa eliminare e solo uno va al ballottaggio

Il colpo a sorpresa per tentare l’impresa finale: ritirarsi senza però che nessuno vinca. Il candidato sindaco a Trapani Mimmo Fazio, indagato per corruzione e traffico di influenze nell’inchiesta Mare monstrum, non ha presentato in tempo la lista degli assessori (il limite era oggi alle 14) e quindi decade. 

Resta così in corsa solo l’avversario del Pd Pietro Savona che, per essere eletto però, avrà bisogno di almeno il 25 per cento dei consensi con un’affluenza almeno del 50 per cento più uno degli aventi diritto: un traguardo molto complicato, considerato che il candidato sarà uno solo. In caso contrario si andrà verso il commissariamento dell’amministrazione.

1 commento:

  1. il mio commento evidenziava l'astensionismo e mi sembrava coerente con i dati da voi mostrati: l'astensione diventa sindaco ma visto che non ha un nome non si può eleggere quindi etc. etc.

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