mercoledì 6 dicembre 2017

APPUNTI SUL TRAM DI OPICINA : LA SOLUZIONE PASSA PER ...?

L'avevamo già scritto negli articoli che abbiamo dedicato all'argomento che il problema e quindi la conseguente soluzione sta nel fatto che il tram Trieste Opicina non è inserito nel piano trasporto cittadino e c'è una disparità di valutazione dei costi e delle spese tra trasporto urbano, extraurbano e tram. Ci fa piacere segnalare questo appunto che abbiamo raccolto leggendo Il PICCOLO dove accanto agli impegni ( generosi ma generici ) della europarlamentare del PD Isabella De Monte c'è il suggerimento concreto da parte di un tecnico qualificato. vai all'articolo originale


Ha successivamente preso la parola l’ingegner Ronald Kuchler, a lungo responsabile della manutenzione della linea. «Il tram di Opicina – ha affermato – sta a Trieste come la Torre Eiffel sta a Parigi, perché ne è un simbolo unico. Il misto fra funicolare e linea tranviaria costituisce un unicum. Dal 1902, anno in cui fu inaugurata la linea – ha ricordato l’ingegnere – e fino agli anni ’50, tutto andò liscio e tranquillo. Il tram fu anche esempio per altre linee simili, che furono installate in vari punti d’Europa. Nel 1976 si fece un primo intervento di ammodernamento, seguito da un altro nel 2006. Ma dall’incidente del 2016 è stata bloccata la possibilità di una ripresa della linea. 

Non capiamo perché – ha sostenuto Kuchler –, una volta risolti e superati i problemi tecnici, il sistema sia ancora chiuso. 

Il tram va invece inserito nel piano di trasporto pubblico della città – ha concluso – al pari delle altre linee degli autobus. 

Non dimentichiamo che quando andiamo a Venezia e saliamo su un traghetto paghiamo molto caro il trasporto».  

fonte IL PICCOLO

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