lunedì 18 gennaio 2016

LISTE INDIPENDENTISTE : UNITI PER TRIESTE

Dedichiamo alcuni post all'incognita del voto indipendentista e ai "nuovi" contenuti che queste compagini porteranno all'interno della campagna elettorale appena iniziata:


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DI UNITI PER TRIESTE




GRANDE  SUCCESSO DELLA PRESENTAZIONE DI "UNITI PER TRIESTE"-
APPLAUSI PER LA "ZONA FRANCA INTEGRALE" OTTENUTA TRAMITE ALLARGAMENTO E UNIFICAZIONE DEI PUNTI FRANCHI SPARPAGLIATI SUL TERRITORIO.

Si è svolta oggi, di fronte ad un pubblico veramente folto, che ha riempito la grande sala della "Piccola Fenice" lasciando numerose persone in strada per superamento della capienza,  la presentazione del movimento UNITI PER TRIESTE che si presenterà alle prossime elezioni amministrative.


Il Comitato promotore ha illustrato le linee generali del programma su cui
chiede l' adesione dei cittadini per formare le liste.

Infatti Uniti per Trieste è una Lista costituita da soggetti provenienti da diversa estrazione sociale, diverse esperienze lavorative ed imprenditoriali, conoscitori delle quotidiane problematiche della cittadinanza e convinti nel perseguire nel governo della città prioritariamente gli obiettivi di: sviluppo economico e garanzie di adeguata assistenza e sicurezza per la comunità triestina, invertendo le attuali nefaste prospettive per il futuro della nostra Trieste.

Di fronte alla grave crisi sociale ed economica che attanaglia da decenni la nostra città (dal censimento del 1961, 272.723 abitanti, agli attuali (dati 2014) 205.413, in 53 anni la città ha perso 67.310 persone!), un numero sempre più ampio di cittadini è ormai sfiduciato nei confronti delle forze politiche e delle tornate elettorali, ma è evidente che l’astensione al voto o la dichiarazione di non voto non può che favorire quei partiti che, pur dichiarandosi di diversa formazione politica e fronteggiandosi a parole, hanno portato nei decenni la città nell’attuale sfacelo.


A Trieste dal 1949 (dopo l’istituzione del Territorio Libero ) ci sono state libere elezioni, ma sono state sempre, per più di mezzo secolo, condizionate da interessi internazionali e di stati e territori limitrofi: è della massima importanza eleggere un Sindaco libero dai partiti “romani”, o da scelte “regional/udinesi”, o da qualsiasi vincolo territoriale che non sia quello dell’interesse della nostra città, un Sindaco che non sia costretto a sottostare ai loro diktat e che finalmente possa sostenere scelte che restituiscano al Territorio poteri e fondi attualmente trasferiti a Roma o alla Regione, ricchezze che sono il risultato del nostro lavoro e che devono rimanere nel nostro territorio, come previsto dai Trattati internazionali tutt’ora vigenti e che intendiamo utilizzare per strappare Trieste ad un destino di decadenza.

Il fulcro del nostro programma economico ha quattro pilastri che consentono di creare i posti di lavoro di cui Trieste ha estremo bisogno:

1) ZONA FRANCA INTEGRALE ottenuta tramite l' ALLARGAMENTO e UNIFICAZIONE dei Punti Franchi Extradoganali ( extra UE) disseminati sul territorio in seguito allo spostamento e frazionamento del Punto Franco di Porto Vecchio.

Operazione possibile con semplice decreto del Commissario di Governo (Prefetto) su richiesta del Sindaco/i e che renderebbe il nostro territorio una LIVIGNO SUL MARE con enormi vantaggi economici per cittadini e imprese ( esenzione IVA , tasse doganali ecc). Già sono attive in Italia, oltre a Livigno, oltre 100 Zone Franche Urbane e una Zona Franca al Porto di Taranto in cui vi è anche esenzione di imposte sui redditi, IRAP e contributi per lavoro.

2) NUOVO GRANDE TERMINAL PORTUALE sull' area a mare di Servola con RETROPORTO IN ZONA INDUSTRIALE E NOGHERE, in regime di Porto Franco in grado di captare le nuove correnti di traffici con l' Oriente e la Cina e di creare 1700 posti di lavoro per consentire anche la riconversione delle aree inquinanti della Ferriera.

3) RIUTILIZZO PRODUTTIVO DI PORTO VECCHIO per attività pulite legate al mare, Hi-tech, Ricerca e Finanziarie per creare posti di lavoro.

4) ACCESSO A NORD DELLA VIABILITA' ( alleria dal terrapieno Barcola) per liberare le Rive e il Centro, Barcola e la Costiera dal traffico in eccesso e favorirne l' utilizzo per un TURISMO QUALIFICATO.

Per decenni i vari politici che si sono succeduti al governo di Trieste ci hanno promesso di chiudere la Ferriera con il suo inquinamento che attanaglia la città; hanno ceduto e svenduto ai privati nostre aziende, e ora si apprestano a operazioni enormi di dismissioni di proprietà pubbliche, quindi “nostre” di tutti i cittadini (Porto Vecchio, ex caserma di v. Rossetti..); hanno assicurato di essere contrari al posizionamento del rigassificatore, ma la questione non è stata ancora risolta; hanno lasciato andare in rovina il parco di Miramare, pur con un Governo che oggi considerano “amico”; stanno distruggendo l’autonomia dell’Istituto Burlo Garofalo incamerandolo nel sistema sanitario regionale. Hanno tutti parlato di una “grande Trieste” e di “grandi progetti”, ma in questi decenni la hanno resa “più piccola” e i progetti non sono stati attuati.

UNITI PER TRIESTE, razionalmente e realisticamente, si prefigge precisi obiettivi di cui si possono vedere i benefici in tempi rapidi, e che possono innescare una serie di eventi che nessuno potrà fermare e che porteranno al pieno compimento delle aspettative. Per questo chiediamo di non ridare il  voto a chi interessa solo il potere e ci ha portato in questa situazione di degrado o a chi non è preparato a gestirla o a chi deve obbedire ad altre città o a poteri estranei a Trieste.


E siamo fermamente convinti che Trieste non avrà più un’altra occasione di riscatto.

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