lunedì 11 aprile 2016

IL CASO DEI SERBATOI SUPPLEMENTARI A LIVIGNO ( ZONA FRANCA )

Gasolio autotrasporto

a Livigno, il caso è 

chiuso

Giovedì 07 Aprile 2016

La Commissione Tributaria di Sondrio assolve pienamente gli autotrasportatori valtellinesi che si rifornivano nella zona franca usando i serbatoi dei loro camion.

La lunga vertenza tra gli autotrasportatori valtellinesi e l'Agenzia delle Dogane si chiude con una sentenza della Commissione
Tributaria di Sondrio a favore delle imprese che rifornivano i loro camion nella zona franca di Livigno, che ha accise ridotte sul carburante. La vicenda iniziò nel 2012, quando la Guardia di Finanza accusò 56 imprese di avere evaso le accise su quasi un milione di litri di gasolio acquistato a Livigno, perché utilizzavano anche serbatoi supplementari. 

I finanzieri avevano addebitato alle aziende un'evasione dell'Iva e delle accise per oltre 676mila euro.

Gli autotrasportatori replicarono che le loro azioni sono legittime, perché è permesso caricare gasolio nei serbatoi che fanno parte dell'allestimento del camion, anche se montati dopo l'omologazione iniziale. Così, la questione è finita alla Commissione Tributaria di Sondrio, che a gennaio si è espressa con una prima decisione favorevole agli autotrasportatori, stabilendo che non c'è responsabilità oggettiva, ossia riconoscendo la loro buonafede. 

Restava però in piedi l'accusa di comportamento illegittimo, che però è stato escluso da una seconda sentenza, che conferma la tesi secondo cui il gasolio nei serbatoi dei camion, anche se supplementari, serve per il loro movimento e quindi non comporta contrabbando.

SCHEDA tratta da wikipedia

La zona franca di Livigno

Il comune di Livigno gode dello status di zona extradoganale ed è pertanto esente da alcune imposte statali, come ad esempio l'IVA.
Questo status ha favorito lo sviluppo turistico a partire dalla fine degli anni Cinquanta.

I prezzi delle merci vendute a Livigno sono esenti IVA. Tra le più convenienti troviamo lo zucchero, gli alcoolici, i carburanti, i prodotti cosmetici, ed in genere tutti i prodotti di elettronica non facenti parte della fascia consumer, come ad esempio le macchine fotografiche digitali di fascia professionale. Il calo di convenienza rispetto ai prodotti consumer è dovuto principalmente ai prezzi concorrenziali che le grandi catene di distribuzione riescono a spuntare acquistando in blocco ingenti quantitativi di prodotto.

Le dogane

Al fine di regolamentare il traffico di merce esentasse da e per il territorio di Livigno, è stato istituita la dogana del Passo Foscagno il cui principale compito è quello di controllare che vengano rispettati i quantitativi di merce massimi esportabili: esiste infatti una dettagliata tabella merceologica inerente ai tipi ed ai quantitativi di merce esportabile dal territorio extradoganale di Livigno. La dogana ha altresì il compito di controllare anche la regolarità della merce detassata destinata al territorio di Livigno. Le restanti dogane del passo del Gallo e del passo della Forcola hanno invece il compito di controllare il transito delle persone e delle merci da e per il territorio svizzero. Questo compito è ultimamente decaduto in seguito all'entrata nell'area di Schengen dello stato svizzero.

Le origini ed i motivi

Le origini della zona franca risalgono alle speciali deroghe che la comunità locale riuscì ad ottenere, sin dal 1538 dalla Contea di Bormio, successivamente confermate da normative e convenzioni succedutesi nel corso dell'Ottocento e del Novecento.


I motivi che hanno portato alla nascita della zona franca erano correlati all'obbligo di pagamento dei dazi alla vicina contea di Bormio (obbligo che i residenti con molta difficolta riuscivano ad ottemperare, visto il bassissimo livello di produzione di reddito delle attività economiche principali del posto) ed all'isolamento che ha lungamente caratterizzato questa località; si pensi che sino all'inverno del 1952/53 (anno di avvio dell'apertura invernale del Passo del Foscagno) la comunità di Livigno rimaneva completamente priva di qualsiasi via di comunicazione con il resto del mondo per l'intero inverno, fino allo scioglimento delle nevi nella tarda primavera.

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