(ANSA)
- TRIESTE, 10 GIU - Per il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda
"il progettato rigassificatore di Trieste non è un'opera strategica per il
Paese, essendoci altri progetti già autorizzati che, se realizzati, potranno
coprire le ulteriori necessità di capacità di rigassificazione. La
realizzazione di questa infrastruttura esce dall'agenda del Governo". Lo
riferiscono la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani
e il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, che hanno incontrato oggi a Roma il
titolare del dicastero, confermando quanto già emerso nella precedente riunione
del 24 maggio.
Serracchiani e Cosolini - informa una nota
della Regione - avevano chiesto un colloquio urgente con Calenda, dopo che dal
Ministero dell'Ambiente era stato emesso il decreto che considera ottemperate
una serie di prescrizioni annesse al Decreto di compatibilità ambientale,
emesso nel 2009, favorevole all'infrastruttura energetica.
Rigassificatore: commento
di D'Agostino sulla dichiarazione del Ministro Calenda
“UNA VITTORIA DELLA
CITTA’. IL GIOCO DI SQUADRA DELLE ISTITUZIONI TERRITORIALI, FONDAMENTALE NEL
CONFRONTO CON ROMA”.
“Quando la città e gli
Enti territoriali sono uniti i risultati arrivano. I cittadini possono essere
soddisfatti. Non ci sarà alcun rigassificatore nel nostro golfo. Finalmente
possiamo dire ai nostri investitori che non esiste più la spada di Damocle di
un impianto incompatibile con i traffici
del porto e le strategie di sviluppo della città.
Su questo punto siamo sempre stati
fermi, e l’abbiamo costantemente
comunicato in tutti i tavoli
istituzionali in sede romana insieme a Comune, Provincia e Regione. E il
Governo in maniera responsabile ha recepito il nostro messaggio e l'ha
tramutato in una volontà politica e strategica che permette al nostro porto di
portare avanti con successo il proprio percorso di sviluppo.”
Questo il
commento del commissario dell’APT, Zeno D’Agostino dopo la dichiarazione
espressa stamani dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
Come più volte annunciato
dai vertici dell’Authority, il progetto del rigassificatore è sempre stato giudicato incompatibile con i
piani di sviluppo dello scalo e con le opere previste dal Piano Regolatore
Portuale. I traffici del porto costituiscono una delle principali fonti di
reddito per la città e il territorio di Trieste e il loro ulteriore sviluppo
rappresenta una delle principali possibilità di rilancio dell’economia locale.
“Oggi è una giornata
storica – ha concluso D’Agostino – e
possiamo commentare felicemente l’ennesimo risultato positivo per lo sviluppo
del nostro porto”.
Trieste, 10 giugno 2015
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