giovedì 7 agosto 2014

DIBATTITO SULLA "RIFORMA DEI PORTI" alias decreto SBLOCCA PORTI

All'interno del decreto legge denominato SBLOCCA ITALIA c'è un capitolo dedicato alla "Riforma" dei porti che inevitabilmente viene chiamato SBLOCCA PORTI. Il Governo sta valutando se approvarlo in questi giorni o attendere la fine d'agosto. " L'idea di ricorrere a un decreto per affrontare la riforma della portualità era coltivata soprattutto dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ma vista l'aria di tempesta che si è messa a spirare negli ultimi giorni il governo ha preferito fermarsi alle linee guida." ( Massimo Minella su Repubblica edizione di Genova 3 agosto 2014 )




Il dibattito attorno a questa "Riforma" della portualità ha già determinato l'uscita da Assoporti
dei presidenti delle Autorità portuali di Genova e Ravenna.
Luigi Merlo, presidente dell'AP di Genova ha dichiarato :"Riguardo alla riforma mi pare ci siano convergenze generali della politica in merito agli accorpamenti. La discussione resta aperta sulla natura giuridica delle Autorità, sulla nomina dei presidenti e sulle norme transitorie della riforma ( il passaggio dall'attuale alla nuova situazione n.d.r.) Se i sistemi portuali italiani diverranno 13, inevitabilmente alcuni porti saranno accorpati. Il mondo sta cambiando e Assoporti mantiene una posizione ipocrita anche di fronte al fatto che ben sette porti in Italia sono commissariati.


Galliano Di Marco (pres A.P: Ravenna ) attacca l'Assoporti dichiarando che :" in due anni non ha fatto altro che comunicati pieni di belle parole ma non ha risolto neanche uno dei problemi che affligono ilò settore. Tra questi la questione dell'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali: Assoporti ha puntato tutto sui soldi dell'IVA incassata dagli scali e Ravenna dice da due anni che quei soldi sono dati senza criterio; sono l'ennesimo spreco di denaro pubblico. Assoporti è stata totalemnte in balia delle onde e non è stata in grado di presentare proposte concrete come hanno fatto, invece, Assiterminal e Confindustria."

MA NELLA RIFORMA SBLOCCA PORTI SI PARLA SOLO DELLE FUSIONI PER RIDURRE IL NUMERO DEI PORTI ?

Assolutamente no. Come risulta chiaro anche solo dalle dichiarazioni dei presidenti di Genova e di Ravenna che abbiamo citato gli argomenti sono molti e vanno a modificare profondamente l'assetto della portualità italiana. Ad esempio sulla questione del lavoro portuale abbiamo già segnalato un intervento di Sergio Bologna sulle posizioni espresse da Confindustria:

LA POSIZIONE DI CONFINDUSTRIA SULLA RIFORMA PORTUALE : un commento di Sergio Bologna

Ma la stessa Confindustria boccia la proposta del ministro Lupi sulla costituzione ( oltre agli accorpamenti dei porti ) dei distretti logistico - portuali per zone geografiche e delle relative Autorità di distretto. Il modello a cui guarda la Riforma Renzi dei porti è quello di autorità portuali ridotte di numero, più potenti, e costituite come quelle nordeuropee come società per azioni. ( argomento da approfondire poichè le differenze potrebbero risultare molto marcate tra l'organizzazione delle società che gestiscono i porti del Nord Europa e le Società per Azioni che conosciamo). Per arrivare a questi risultati la "Riforma" passa ad esempio per la riduzione a commissione consultiva degli attuali Comitati Portuali. Nel caso di Trieste  dopo l'accorpamento con Monfalcone le decisioni sarebbero prese dal Presidente e da un consiglio direttivo e le altre istituzioni locali, che oggi hanno ancora il compito di indicare una terna di nomi al Ministro per la nomina del Presidente, sarebbero solamente un organismo da consultare a piacere del Presidente.
Questo dibattito sulla Riforma dei Porti è vivace e vede in campo ex ministri come Burlando, presidenti di Autorità portuali, esperti , giornalisti del settore, sindacati .........

.... solo a Trieste si discute esclusivamente di Monassi SI - Monassi NO e della pensione finalmente raggiunta da un dirigente dell'Autorità Portuale. La politica locale lascia che di questi grandi temi si occupino i ministeri romani e le altre città portuali. 


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