Dopo le rassicurazioni della presidente Serracchiani e del sindaco Cosolini che hanno incontrato a Roma il ministro Calenda che ha pronunciato la ormai famosa storica frase : " Il rigassificatore di Zaule non è strategico "
Dopo le rassicurazioni dei candidati al ballottaggio e dopo le reciproche accuse di essere stati in precedenza a favore del rigassificatore.
Sono arrivate le prime domande:
Il primo a porre la questione è stato il deputato Aris Prodani ( a cui va riconosciuto un impegno costante dalla sua elezione ad oggi. E' uno che non molla. )
Rigassificatore:
a precisa domanda, nessuna risposta – Question time X Commissione 15 giugno
2016
INTERROGAZIONE
A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE
ARIS
PRODANI
Al Ministro dello Sviluppo Economico
-per
sapere premesso che:
il
sito internet del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare – valutazioni ambientali
VAS-VIA –
riporta, in relazione al «Metanodotto Trieste-Grado-Villesse: Sealine
Trieste-Grado DN 800 (32″) +
Tratto Grado-Villesse DN 1050 (42″) – 75 bar», che il parere CTVIA sia stato emesso e
che il provvedimento sia «in predisposizione». Il progetto, finalizzato al
collegamento del terminale GNL di Zaule ( TS ) con il nodo della rete nazionale
dei gasdotti Snam Rete Gas di Villesse, è considerata opera indispensabile e
funzionale alla realizzazione del rigassificatore di Zaule proposto dalla
società Gas Natural;
in
data 30 maggio 2016, la procedura di verifica di ottemperanza delle
prescrizioni A.2, A.3, A.6, A.8 , A.15, D.1, D.2 del Decreto VIA n.808 del
17/07/2009 inerente il Terminale di ricezione e rigassificazione GNL nel comune
di Trieste, zona industriale di Zaule (determinazione DVA-DEC-2016-0000222 ) ha
ricevuto un esito positivo;
in
merito ai contenuti del Decreto, un articolo de Il Piccolo di Trieste del 10
giugno u.s. ha riportato che: «in sede di Conferenza dei Servizi conclusiva ai
fini del rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione ed esercizio
dell’impianto verrà verificata: la reale potenzialità di trasporto sulla rete
nazionale del gas metano prodotto dall’impianto nonché la positiva conclusione
della procedura di Via del metanodotto di collegamento alla rete nazionale
gas»;
l’articolo,
inoltre, spiega come “dal documento emergono anche sinergie con lo stabilimento
di Servola e in particolare si apprende che la prescrizione A.6 prevedeva
l’obbligo di «un progetto di integrazione industriale con la vicina centrale
Elettra di Servola per un più efficiente e meno impattante uso delle frigorie e
di antifouling prodotti in seguito al processo di rigassificazione». Di
conseguenza, il progetto di interconnessione ha previsto «come presupposto
l’utilizzo dell’acqua fredda proveniente dagli Orv del terminale Gnl per il
condensatore dell’unità di cogenerazione», mentre «per portare l’acqua di mare
da un impianto all’altro è previsto un sistema di pompaggio che, a pieno carico
degli impianti, garantisce una quantità di 21mila metricubi all’ora»”;
un
articolo dell’Ansa, del 10 giugno 2016, dal titolo “Rigassificatore Trieste:
Calenda, opera non è strategica”, riporta che : «per il Ministro dello Sviluppo
Economico Carlo Calenda “il progettato rigassificatore di Trieste non è
un’opera strategica per il Paese, essendoci altri progetti già autorizzati che,
se realizzati, potranno coprire le ulteriori necessità di capacità di
rigassificazione. La realizzazione di questa infrastruttura esce dall’agenda
del Governo”. Serracchiani e Cosolini – informa una nota della Regione –
avevano chiesto un colloquio urgente con Calenda, dopo che dal Ministero
dell’Ambiente era stato emesso il decreto che considera ottemperate una serie
di prescrizioni annesse al Decreto di compatibilità ambientale, emesso nel
2009, favorevole all’infrastruttura energetica» -:
attraverso
quali atti formali e con quali tempistiche intenda dare seguito alle parole
pronunciate dal Ministro Calenda in merito realizzazione del rigassificatore di
Zaule ( Trieste )
Aris
Prodani
La
risposta del viceministro Bellanova in due paginette
A seguire alcune risposte più chiare le possiamo trovare nel comunicato dell'assessore all'Ambiente Umberto Laureni. Non si tratta però di rassicurazioni ma cose da fare per scongiurare un pericolo.
REGIONE, PROVINCIA,
COMUNI DI TRIESTE, MUGGIA, SAN DORLIGO E AUTORITA' PORTUALE VALUTANO
POSITIVAMENTE LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Gli assessori all'ambiente di Regione, Provincia e Comune di
Trieste, i vertici dell'Autorità portuale di Trieste e i sindaci di Muggia e
San Dorligo, riunitisi il 13 giugno,
hanno valutato molto potitivamente le dichiarazioni del Ministro per lo
Sviluppo Economico, che ha ritenuto non più strategico il rigassificatore di
Zaule derubricandolo di conseguenza dall'agenda del Governo.
La decisione romana è particolarmente importante -spiega la
nota- in quanto la procedura di legge per rilasciare l'autorizzazione unica
alla costruzione e gestione dell'impianto prevede che sia proprio il Ministro
dello Sviluppo Economico, in accordo con il Ministro dell'Ambiente e sentita la
presidente del FVG, a formulare il parere definitivo. Dato per certo il mancato
assenso da parte della Regione, il suddetto Ministro potrà formulare il parere
definitivo, avendo già escluso quelle motivazioni di ordine superiore che
potrebbero essere avanzate qualora l'impianto fosse ritenuto strategico per la
politica energetica nazionale.
I partecipanti alla riunione -richiesta dall'assessore
all'Ambiente del Comune di Trieste-, dopo aver manifestato soddisfazione per le
notizie e le garanzie fornite dall'assessore regionale all'ambiente, hanno
riconosciuto il ruolo del Governo sloveno e dei Comuni del litorale, sempre
concordi in una posizione contraria al rigassificatore.
Pur in presenza del chiaro impegno politico che proviene da
Roma, i partecipanti all'incontro hanno garantito, sul versante tecnico,
un'attenta analisi del documento trasmesso il 30 maggio scorso dalla Direzione
Generale del Ministero dell'Ambiente, che, sulla base del parere positivo della
Commissione VIA/VAS, ha dichiarato ottemperate una serie di prescrizioni, di
cui al decreto di compatibilità ambientale del 17 luglio 2009.
COMTS-GC
Una rassicurazione che a noi sembra più fondata delle altre è quella del Commissario dell'APT che in suo comunicato mette in evidenza il contrasto pratico tra l'ipotesi rigassificatore e lo sviluppo del Porto di Trieste.
La vicenda del rigassificatore di Zaule ha radici lontane ed è utile ricordare che non si tratta di una questione solo politica o burocratica, come ricorda bene l'ex ministro dell'Ambiente Clini. Lui non è più ministro ed ha altri guai, il rigassificatore ancora non c'è perchè alla fin fine sono i cittadini a non volerlo. Un video realizzato dai Cinque Stelle per ricordare.
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