giovedì 16 giugno 2016

QUANTO VALGONO LE RASSICURAZIONI SULLA NON COSTRUZIONE DEL RIGASSIFICATORE ?

Quando i politici sono tutti d'accordo è bene dubitare o almeno... farsi alcune domande. 

Dopo le rassicurazioni della presidente Serracchiani e del sindaco Cosolini che hanno incontrato a Roma il ministro Calenda che ha pronunciato la ormai famosa storica frase : " Il rigassificatore di Zaule non è strategico "



Dopo le rassicurazioni dei candidati al ballottaggio e dopo le reciproche accuse di essere stati in precedenza a favore del rigassificatore.

Sono arrivate le prime domande:

Il primo a porre la questione è stato il deputato Aris Prodani ( a cui va riconosciuto un impegno costante dalla sua elezione ad oggi. E' uno che non molla. )




Rigassificatore: a precisa domanda, nessuna risposta – Question time X Commissione 15 giugno 2016  
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE

ARIS PRODANI

Al  Ministro dello Sviluppo Economico

-per sapere premesso che:

il sito internet del Ministero dellAmbiente e della tutela del territorio e del mare valutazioni ambientali VAS-VIA riporta, in relazione al «Metanodotto Trieste-Grado-Villesse: Sealine Trieste-Grado DN 800 (32) + Tratto Grado-Villesse DN 1050 (42) – 75 bar», che il parere CTVIA sia stato emesso e che il provvedimento sia «in predisposizione». Il progetto, finalizzato al collegamento del terminale GNL di Zaule ( TS ) con il nodo della rete nazionale dei gasdotti Snam Rete Gas di Villesse, è considerata opera indispensabile e funzionale alla realizzazione del rigassificatore di Zaule proposto dalla società Gas Natural;

in data 30 maggio 2016, la procedura di verifica di ottemperanza delle prescrizioni A.2, A.3, A.6, A.8 , A.15, D.1, D.2 del Decreto VIA n.808 del 17/07/2009 inerente il Terminale di ricezione e rigassificazione GNL nel comune di Trieste, zona industriale di Zaule (determinazione DVA-DEC-2016-0000222 ) ha ricevuto un esito positivo;

in merito ai contenuti del Decreto, un articolo de Il Piccolo di Trieste del 10 giugno u.s. ha riportato che: «in sede di Conferenza dei Servizi conclusiva ai fini del rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione ed esercizio dell’impianto verrà verificata: la reale potenzialità di trasporto sulla rete nazionale del gas metano prodotto dall’impianto nonché la positiva conclusione della procedura di Via del metanodotto di collegamento alla rete nazionale gas»;

l’articolo, inoltre, spiega come “dal documento emergono anche sinergie con lo stabilimento di Servola e in particolare si apprende che la prescrizione A.6 prevedeva l’obbligo di «un progetto di integrazione industriale con la vicina centrale Elettra di Servola per un più efficiente e meno impattante uso delle frigorie e di antifouling prodotti in seguito al processo di rigassificazione». Di conseguenza, il progetto di interconnessione ha previsto «come presupposto l’utilizzo dell’acqua fredda proveniente dagli Orv del terminale Gnl per il condensatore dell’unità di cogenerazione», mentre «per portare l’acqua di mare da un impianto all’altro è previsto un sistema di pompaggio che, a pieno carico degli impianti, garantisce una quantità di 21mila metricubi all’ora»”;

un articolo dell’Ansa, del 10 giugno 2016, dal titolo “Rigassificatore Trieste: Calenda, opera non è strategica”, riporta che : «per il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda “il progettato rigassificatore di Trieste non è un’opera strategica per il Paese, essendoci altri progetti già autorizzati che, se realizzati, potranno coprire le ulteriori necessità di capacità di rigassificazione. La realizzazione di questa infrastruttura esce dall’agenda del Governo”. Serracchiani e Cosolini – informa una nota della Regione – avevano chiesto un colloquio urgente con Calenda, dopo che dal Ministero dell’Ambiente era stato emesso il decreto che considera ottemperate una serie di prescrizioni annesse al Decreto di compatibilità ambientale, emesso nel 2009, favorevole all’infrastruttura energetica» -:

attraverso quali atti formali e con quali tempistiche intenda dare seguito alle parole pronunciate dal Ministro Calenda in merito realizzazione del rigassificatore di Zaule ( Trieste )


Aris Prodani


La risposta del viceministro Bellanova in due paginette



A seguire alcune risposte più chiare le possiamo trovare nel comunicato dell'assessore all'Ambiente Umberto Laureni. Non si tratta però di rassicurazioni ma cose da fare per scongiurare un pericolo.


RIGASSIFICATORE DI ZAULE.
REGIONE, PROVINCIA, COMUNI DI TRIESTE, MUGGIA, SAN DORLIGO E AUTORITA' PORTUALE VALUTANO POSITIVAMENTE LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

         Gli assessori all'ambiente di Regione, Provincia e Comune di Trieste, i vertici dell'Autorità portuale di Trieste e i sindaci di Muggia e San Dorligo, riunitisi il  13 giugno, hanno valutato molto potitivamente le dichiarazioni del Ministro per lo Sviluppo Economico, che ha ritenuto non più strategico il rigassificatore di Zaule derubricandolo di conseguenza dall'agenda del Governo.       
         La decisione romana è particolarmente importante -spiega la nota- in quanto la procedura di legge per rilasciare l'autorizzazione unica alla costruzione e gestione dell'impianto prevede che sia proprio il Ministro dello Sviluppo Economico, in accordo con il Ministro dell'Ambiente e sentita la presidente del FVG, a formulare il parere definitivo. Dato per certo il mancato assenso da parte della Regione, il suddetto Ministro potrà formulare il parere definitivo, avendo già escluso quelle motivazioni di ordine superiore che potrebbero essere avanzate qualora l'impianto fosse ritenuto strategico per la politica energetica nazionale.
         I partecipanti alla riunione -richiesta dall'assessore all'Ambiente del Comune di Trieste-, dopo aver manifestato soddisfazione per le notizie e le garanzie fornite dall'assessore regionale all'ambiente, hanno riconosciuto il ruolo del Governo sloveno e dei Comuni del litorale, sempre concordi in una posizione contraria al rigassificatore.
         Pur in presenza del chiaro impegno politico che proviene da Roma, i partecipanti all'incontro hanno garantito, sul versante tecnico, un'attenta analisi del documento trasmesso il 30 maggio scorso dalla Direzione Generale del Ministero dell'Ambiente, che, sulla base del parere positivo della Commissione VIA/VAS, ha dichiarato ottemperate una serie di prescrizioni, di cui al decreto di compatibilità ambientale del 17 luglio 2009.

COMTS-GC


Una rassicurazione che a noi sembra più fondata delle altre è quella del Commissario dell'APT che in suo comunicato mette in evidenza il contrasto pratico tra l'ipotesi rigassificatore e lo sviluppo del Porto di Trieste. 



La vicenda del rigassificatore di Zaule ha radici lontane ed è utile ricordare che non si tratta di una questione solo politica o burocratica, come ricorda bene l'ex ministro dell'Ambiente Clini. Lui non è più ministro ed ha altri guai, il rigassificatore ancora non c'è perchè alla fin fine sono i cittadini a non volerlo. Un video realizzato dai Cinque Stelle per ricordare.




Nessun commento:

Posta un commento